Allorché accada di percorrere un sentiero campestre in un mattino di primavera è di procedere con passo calmo e silenzioso godendo della fresca bellezza circostante si può udire risuonare un canto basso, melodioso, tenero e quasi soffocato che si distingue da ogni altro gorgheggio o richiamo. E se ci si astiene dallo spezzare rami o dal fare comunque strepito, dopo qualche istante si può vedere attraversare lo stesso sentiero da un ben ordinato e tranquillo corteo di uccelli dall’andatura morbida ed elegante. Chiunque abbia confidenza con la campagna riconoscerà subito in quei delicati pennuti le tortore, i più eleganti e raffinati Columbiformi presenti nei nostri paesi, esseri alati fra i più dolci e graziosi esistenti sulla terra. Ad una osservazione anche superficiale di uno di questi uccelli dalle forme fragili e perfetto nel colore delicato del piumaggio, nella cesellatura della testa e del becco come nel taglio delle ali e della coda, è facile rendersi conto della ragione per cui da tempo immemorabile le tortore sono state prescelte dall’uomo quale simbolo di candore, purezza amorosa e fedeltà: in altre parole di tutti quei migliori sentimenti e possono albergare nell’animo umano. Molte immagini in poesia, in prosa, nei brani narrativi e negli inni religiosi, come nei canti popolari e nelle leggende di ogni popolo sono state usate per esaltare questo uccello privilegiato
Page 2 »Conosciamoli meglio: le tortore
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