Nati beccacciai, il bosco
non sarà mai un problema per loro; il campo aperto verrà battuto seguendo ogni indizio che sia ritenuto utile sfruttando l’interdipendenza fra le piste terrestri e quelle aeree, mentre nell’ambiente acquatico, a meno di situazioni particolari e nonostante la piccola taglia, tutti i rappresentanti di questa antica famiglia si dimostrano ottimi nuotatori e sfoggiano una spiccata propensione per cacciarvi la selvaggina tipicamente allocata, quali anatre, gallinelle e rallidi in generale. Le prime, non sono facili da bloccare con una ferma, ed anche quando questo avviene se l’anatra è vicina al cane che l’ha individuata fermandola si defila silenziosamente nell’acqua diventando pressoché irraggiungibile, oppure regge la ferma per pochissimi istanti prima d’involarsi rapidamente, il più delle volte fuori tiro. Questo naturalmente accade perché il cane da ferma accorda la sua preferenza agli effluvi trasportati ad una certa altezza dal suolo, e deve giocarsi tutta la partita contando sulla potenza del proprio olfatto onde poter bloccare l’animale ad una distanza tale da non indurlo al frullo subitaneo. Naturalmente, sovente questo non avviene. Di solito in ambiente palustre o “acquatico” le particelle di effluvio vengono caricate di umidità, tendendo così a precipitare immediatamente sulle piante o sul terreno e non favorendo l’eventuale filata che il cane da ferma dovrebbe mettere in atto per predisporre il cacciatore al tiro. Con uno spaniel invece tutto ciò avrà un esito differente. Innanzitutto il cane da cerca non sarà vincolato in maniera ombelicale agli effluvi trasportati dal vento ma si avvarrà piuttosto delle “passate” terrestri che l’eventuale anatra o gallinella può aver compiuto prima di essersi fermata fra il falasco o le canneggiole. Quindi, procedendo sull’animale individuato in maniera progressiva e segnalandone l’intensità dell’usta con la gestualità del corpo e i movimenti della coda, contribuisce a preparare il cacciatore al possibile involo che avverrà sempre a tiro utile. Ripetiamo ancora questo concetto, trattandosi di un punto importante: uno spaniel che si rispetti dovrà avere una mentalità collaborativa accentuata nonostante la sua passione divorante. Ciò è facilmente intuibile se si pensa che non possedendo la dote della ferma, sarebbe inutile, se non dannoso, uno spaniel che non si preoccupi di rimanere entro il giusto raggio d’azione del fucile.
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