Qualsiasi cane da ferma, per essere davvero utile ai fini del carniere, e

LA PAROLA A GIULIO COLOMBO
Il grande cinofilo milanese, nel suo mirabile ed ormai introvabile “Cosa è, cosa fa il cane da ferma”, descrive da par suo le caratteristiche che dovrebbe avere il cane da quaglie. Ascoltiamolo un pò:
“A quaglie non vi occorre soggetto eccessivamente veloce ma resistente alla guazza e alla canicola agostana, che sopporti la sete ed abbia occhi con palpebre ben conformate che mascherino le congiuntive, ricetto di semi e fomite di infiammazioni…..Piede con buona suola che non si screpoli al contatto col suolo riarso. Dente dolce al riporto delle grasse e unte pasturone e degli invitanti quagliotti. Obbediente, calmo, resistente….Dote precipua di redditizio scovatore è il perseguirla fino a forzarla a levarsi, non prima però che il cacciatore gli sia prossimo e preparato.”
Come si vede, Colombo ha tracciato l’identikit di un cane utile a caccia. Utile sempre, in ogni occasione e su qualsiasi selvatico, anche uno diametralmente opposto alla quaglia quale potrebbe essere il beccaccino, come egli stesso conferma : “A la guerre comme a la guerre, se cercate quaglie non sono beccaccini; ho però visto ottimi cani comportarsi egregiamente su entrambi i selvatici, e in modo acconcio.”
Credo che qualsiasi commento sarebbe una superflua, irriverente aggiunta.
sottolineo carniere, dovrebbe formarsi sulle quaglie. Solo quelle selvatiche naturalmente, bruciate dal sole d’Africa e invispite da mille pericoli e privazioni originati dagli elementi e dagli eventi, e per questo in grado di trasmettere al cane che vi si cimenta un bagaglio di
selvaticità impossibile da surrogare. E’ presuntuoso parlare di beccacce e beccaccini, per formare i cuccioloni. Naturalmente si può farlo, ma stiamo certi che se non conoscono bene la quaglia tarderanno, e di molto, a mettere in mostra tutto il loro potenziale su questi due prìncipi alati. Gli sfrulli e le rincorse non si conteranno, le frustrazioni nostre e per riflesso del cucciolone aumenteranno a dismisura e magari alcuni difetti d’esecuzione che potevano essere veniali diventano invece gravi e si radicano in maniera straordinariamente tenace nella mente del nostro giovane amico e, se non disponiamo di un buon grado di qualitativa esperienza, probabilmente anche nella nostra.
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