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Ma quella cagna nera come la notte, il coraggio lo vendeva, non lo comprava: balzò in piedi come una molla, afferrò la preda e si slanciò senza pensarci manco un secondo in quell’inferno d’acqua rumoreggiante. Immediatamente venne ghermita dalla corrente per almeno una ventina di metri, in balia di flutti malvagi che le sommergevano la testa. Il respiro mi si mozzò. La giovane pointer abbaiava nella direzione dell’amica come a volerle comunicare tutta la sua spirituale vicinanza, ma assolutamente impotente ad aiutarla in qualsiasi altro modo. D’improvviso non la vidi più: sgomento, corricchiai inciampando nelle erbe, e cercandola disperato con gli occhi scrutavo ogni centimetro di quel maledetto canale nella spèeranza di vederla riemergere o spuntare da qualche parte. Mi sentii perduto. Tutto per una stupida gallinella d’acqua. Mi dissi che non era possibile, che la Pennyblack era un asso in ogni situazione, che non poteva essere andata a fondo. Poi vidi Zagor correre verso un gruppo di canne, e dopo un paio di secondi eterni riapparve anche la labrador. Tenendo la gallinella ben salda in bocca iniziò a correre verso di me con quell’espressione di gioia che la caratterizzava sempre dopo il compimento di un’impresa di recupero,
facile o difficile che fosse. Sentivo le lacrime agli occhi. L’abbracciai e lei si scrollò felice regalandomi una bella doccia in pieno viso e consegnandomi la preda. Le presi la gallinella, e mentre stavo per metterla in carniere, Antea me la rubò proditoriamente. Fosse stato un altro cane l’avrei richiamata imponendogli la restituzione, ma con la cucciolona era diverso. Lei , fino ad allora non aveva mai mostrato interesse davvero predatorio verso la selvaggina. Fermava, sì, ma quasi per dovere, senza cattiveria, senza quell’ardore che deve invece distinguere un cacciatore naturale delle qualità di un pointer. La lasciai fare, contento per questa sua prima fiammata, degno contorno allo splendido “piatto” servitomi da Zagor e, soprattutto dalla straordinaria, generosissima Pennyblack.
Antea, Penny e Zagor sono già da molti anni a caccia in un luogo in cui non esistono divieti, né calendari. Però, ne sono certo, da lassù mi aiutano ancora…
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