L’annata venatoria è iniziata, i primi cinghiali sono stati abbattuti.
Il cacciatore vive giorno dopo giorno la sua passione, il canaio vive ogni avventura di caccia in simbiosi con i propri ausiliari; amici per la pelle, compagni di molte battaglie , alcune vinte altre perse, ma questa è la vita.
Ogni giorno di caccia passato insieme è una conquista per il canaio e per il cane.
Solo chi condivide questa passione può capire in pieno le parole che scrivo; sarà che fin da ragazzino ho praticato la caccia, soprattutto quella al cinghiale, sarà che andando a caccia con mio padre, che era un battitore, ho imparato ad amare i cani.
Masciu Totu, mio papà, riceveva in regalo sempre qualche cucciolo, e toccava a me accudire i piccoli nuovi arrivati, svariate le razze ospitate dai nostri box, principalmente segugi , terrier e qualche meticcio che a volte era meglio di tanti altri cani di razza pura.
Sarà che i miei primi cani “personali” sono stati i segugi italiani, ma rimangono per me la migliore razza per la caccia al cinghiale, come già sottolineato in qualche articolo precedente. Il primo avuto in regalo fu proprio un segugio italiano focato a pelo raso, lo crebbi con tanto amore e passione che passavo intere ore insieme a lui in aperta campagna a scorrazzare.
La mia scarsa competenza però, fece di lui un buon compagno di giochi ma niente di più; poi pian piano, grazie agli insegnamenti dei canai della nostra squadra, riuscii anche a creare qualche buon cane da cinghiale.
Caccia al cinghiale: compagni d’avventure…
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