Lo Springfield M1903 (United States Rifle, Calibro .30, Model 1903) è un fucile bolt-action utilizzato dagli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale. Venne sviluppato dopo la guerra contro la Spagna nel 1898 in sostituzione del fucile Krag-Jørgensen, allora in dotazione all’esercito statunitense, ma obsoleto nei confronti del Mauser Model 93 prodotto in Germania ed utilizzato dagli spagnoli.
Al gennaio del 1905 vennero prodotti 80000 fucili dall’armeria Springfield, di proprietà federale americana, ma il modello venne rivisto per includere l’uso della baionetta (Model 1905). Questo nuovo progetto prevedeva l’utilizzo delle cartucce calibro 30 appuntite (7,62 mm), adottate per la prima volta dai francesi nel 1890, e una canna più corta per essere usata dalla cavalleria, ma successivamente diventata standard anche per la fanteria. Questo modello aveva tante affinità con l’omologo della Mauser che il governo statunitense fu costretto a pagare i diritti all’industria tedesca fino allo scoppio del primo conflitto mondiale. Il caricatore era ad astuccio con la capacità di 5 proiettili, ogni proiettile doveva essere messo in canna singolarmente, dopo aver sparato il precedente, analogamente ai fucili di fanteria usati all’epoca (Mauser Model 93 e Mannlicher-Carcano Mod 91)
Nel 1929 fu modificata l’impugnatura per rendere l’arma più maneggevole, il nuovo modello fu designato M1903A1, il modello M1903A2 fu un modello sottocalibrato da addestramento.
Nella seconda guerra mondiale venne utilizzato un nuovo modello, l′M1903A3, semplificato per adattarsi alla produzione di serie dell’industria bellica e con qualche variante, come la sostituzione del mirino, mentre un’altra versione, l′M1903A4 era dotato di mirino telescopico. Nel corso del conflitto il modello M1903A3 venne sostituito dalM1 Garand, man mano che quest’ultimo si rendeva disponibile in quantità sufficienti. Invece il modello M1903A4 rimase in servizio come arma da tiratori scelti per tutta la guerra di Corea.
La .30-06 è una munizione molto potente, ideata per colpire bersagli fino a 1.300 m (tiro utile). Nel 1906 l’originaria cartuccia M1906 adottava una palla da 150 grani a base piatta; dopo la prima guerra mondiale l’esercito statunitense aveva bisogno di allungare il raggio d’azione dei loro fucili e mitragliatrici, e venne impiegata una palla da 173 grani a base concava, la .30-06 M1. Essa era molto più potente della più piccola 6.5 X 50mm Arisaka giapponese e anche della più grande 7,7 × 58 mm Arisaka; la nuova M1 diede anche prova di essere più precisa della M1906.
Molti fucili civili camerati in .30-06 sono famosi per la caccia; oggi le palle in commercio variano dai 110 ai 220 grani (da 7,1 g a 14,3) e in versioni decalibrate da 3,6 g con l’uso di sabot; le ricariche sono disponibili con pressioni e velocità aumentate o ridotte a seconda delle caratteristiche dell’arma utilizzata. La .30-06 resta la munizione più popolare e nella caccia molti raggiungono valori di 2800 ft-lbs di energia con l’utilizzo di palle JHP, che provocano elevati valori di shock idrostatico sui bersagli vivi.
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