Il 505 Gibbs è una cartuccia straordinaria per potenza di fuoco e per efficacia, che godette però l’insolito primato di essere stata svenduta e sottovalutata per la maggior parte dei suoi 90 anni di storia. Era originariamente conosciuto come 505 Magnum, e venne creato da George Gibbs, fabbricante d’armi di Bristol, alla metà degli anni venti, con l’obiettivo di utilizzare il potere d’arresto del 500 Nitro Express in un fucile bolt-action. Egli adattò, sovradimensionandolo, il già grande bossolo Magnum Mauser.
Uno dei motivi per cui la Gibbs è stata sottovalutata, è costituito dal paragone, in apparenza a suo discapito, con il 500 Jeffery. Il Jeffery pare dominarla balisticamente con un proiettile di 535 grani a 2400 piedi al secondo e un’energia di volata pari 6800 ft./lbs., mentre la Gibbs, spara una palla di 525 grani a 2300 fps, con un’energia di 6190 ft/ lbs.
Tuttavia, le due cartucce sono nettamente differenti. La Jeffery venne progettata da August Schuler proprio per incamerare la maggior quantità di energia possibile in un’arma militare standard, il Mauser 98, negli anni dopo la Grande Guerra, quando questi fucili erano piuttosto disponibili sul mercato. È una cartuccia estremamente compatta, con un collo corto, e fornisce i suoi numeri a pressioni più elevate causando rinculi a dir poco gravosi.
La cartuccia Gibbs, al contrario, è molto comoda, permettendo il massimo delle prestazioni a pressioni lievi e rinculi accettabili, a patto che si utilizzi un’arma di adeguate dimensioni.
Fin dall’inizio, la Gibbs venne caricata con un proiettile 0,505 di diametro, e 525 grani di peso. Poiché tutti gli altri, compreso il .500 Jeffery, usavano un proiettile 0,510 di diametro, la sua strana dimensione non ne favorì la diffusione. Inoltre, con 525 grani (1grano = 0,0648 grammi) , il proiettile è decisamente leggero in relazione al diametro se si considera che il peso standard nel .500 NE è di 570 grani. Il principale vantaggio di questo genere di munizione è quello di poter doppiare il colpo molto più facilmente, ad esempio in caso di carica ravvicinata di un elefante, ma ve n’è anche uno aggiuntivo dato dalla possibilità, usando palle morbide, di utilizzare questa cartuccia anche su animali più leggeri rispetto ai pachidermi, come ad esempio i leoni
Negli anni trenta del secolo scorso, Abercrombie & Fitch, di New York, importò fucili e munizioni calibrate .505 Gibbs, consentendo ai clienti di provarli nel loro poligono in Madison Avenue. Uno di questi era Ernest Hemingway, , il quale rimase talmente ben impressionato che in nella “Breve vita felice di Francis Macomber” armò il suo white hunter, Robert Wilson, proprio con un .505 Gibbs. Wilson lo chiamava “..questo maledetto cannone..”, e lo usava con grande efficacia…







