“I cani che lo hanno soddisfatto di più a caccia e come giudice ?”
“Nice Style Giulio a caccia e Flora della Baita giudicandola in prova”.
“Quello a cui ha voluto più bene?”
“Al Gattino…ossia Glauco della Darsena”.
“Qual’è la sua definizione di cacciatore-cinofilo?”
“Il cacciatore-cinofilo è quel fenomeno che subordina la caccia, il selvatico, il terreno, qualche volta anche il buon senso al culto del cane in quanto razza, in quanto standard; per lui il pointer o il setter esistono prima, e dopo, come conseguenza le starne! Ognuno è persuaso di saperne di più, anche quelli che chiamano andar a caccia il trovarsi in comitiva a far la scampagnata; anche quelli che confondono la sparatoria con l’andare a caccia per giustificare il titolo; anche quelli che vanno a caccia un paio di volte al mese e in riserva, e mi piacerebbe tanto collaudarli in montagna e in palude, lasciati a sé, a doversi trovare il selvatico…”
“La padella più bella?”
“La mia più significativa padella la feci quella volta che, avendo sparato ad un beccaccino in pastura, questo filò via sgneccando e un leprone prese a dibattersi ferito e belando, nel guazzo! Rimpiansi il beccaccino.”
Data la caratura del personaggio non abbiamo motivi né titolo per dubitare di qust’ultimo episodio, ma circa il cacciatore cinofilo che “.ama il cane in quanto standard..”, mi dispiace Maestro ma questo modesto cronista, per quel che può valere, non concorda con lei. Nemmeno ad memoriam…
Giulio Colombo: intervista ad un mito…
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