A pranzo, io e i ragazzi mangiammo tutto ciò che “Colpo Sicuro” ( così lei si riferiva
al marito) detestava. Nel pomeriggio …andai all’istituto di bellezza per il maquillage e la messa in piega. Quando rincasai “Colpo Sicuro” non era ancora tornato. L’Aida (la cameriera) ed i ragazzi mi gironzolavano intorno eccitati come me…. L’orologio maligno scandiva minuti su minuti, quarti d’ora su quarti d’ora. Risentii la storia a Piergiorgio, rifeci il problema a Pierguido, mentre vedevo 600 rovesciate sull’autostrada e udivo sibili di ambulanze, e strizzavo gli occhi per impedire alle lacrime di scendere sul rimmel fresco….Infine il campanello suonò. Entrò per prima Lea ( la spinona) fradicia, scuotendo fanghiglia sulla guida del corridoio. Poi “Colpo Sicuro” scortato da due dei suoi mercenari, bagnato sino alle ossa, con gli stivali in mano e i calzettoni che stampavano pozzette sul pavimento, i capelli appiccicati alla faccia ed un viso verde che non prometteva nulla di buono: “Senti moglie, non so come sia successo, si è rovesciato il barchino e son caduto in acqua. Ora mi faccio un bagno bollente e poi sto benone e si va. Piuttosto fai asciugare la Lea, avessi visto che salvataggio!”. Batteva i denti e sudava..aveva un febbrone da cavalli. Lasciai l’Aida a offrire da bere ai giannizzerie lo trascinai a letto di volata. E la mia serata mondana trascorse così, spalmandogli il petto di pomata balsamica facendogli trangugiare il vin brulèe con aspirina e tenendogli la mano, col mio vestito di “crepe cady”, i sandalini di raso, la pettinatura “flou” e l’ombretto argentato sugli occhi..”
Non sarebbe male se oggi, parlando di signore, si riproponessero storie così, invece di far vedere immagini di donne armate ed abbigliate come marines, e con i visi atteggianti grugni che metterebbero paura a Mike Tyson. Quello d’una volta, beninteso…
“L’angolo della donna”
Condividi:





