La Nostrano del Brenta, c’è da dire, difficilmente sbaglia il colpo. La tradizione e il retroterra non sono acqua fresca, e i due secoli e mezza di conscenza fanno la loro bella figura nelle scelte dei master blender.
Il Ducale, ultimo nato in casa Nostrano, è stato presentato inizialmente come Riserva Ducale, a causa dell’invecchiamento del tabacco che dura ben tre anni. A differenza che nel Doge, suo fratello maggiore, qui anche le foglie di fascia e sottofascia sono fermentate Il tabacco utilizzato è completamente Nostrano del Brenta, ed il ripieno è un battuto medium filler, sempre NdB. Il colore esterno brunito, tonaca di frate, è più scuro che il Doge anche per il doppio passaggio nelle celle di fermentazione a cui è sottoposto il tabacco.
Gli odori a crudo promettono meraviglie: cuoio e resina balsamica, essenze che poi se lo si fumerà doviziosamente, arriveranno ben percepibili ai nostri sensi. La compressione è media, e questo determina un tiraggio perfetto, con un volume di fumo adeguato.
Il Ducale: il sigaro gentiluomo
Bacco e tabaccoCondividi: