Convegni
Conferenza di apertura del Game Fair
Ad aprire nella giornata di sabato 30 maggio in una moderna e attrezzata sala conferenze dell’area fieristica del Madonnino di Braccagni, la kermesse conferenziale è stato come da tradizione il comitato organizzativo del Game Fair rappresentato per l’occasione da Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza e Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Grossetofiere le cui sinergie hanno dato vita all’edizione di quest’anno svoltasi a pochi chilometri dal capoluogo maremmano. Nella relazione inaugurale sono stati affiancati da Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Vivarelli Colonna nel discorso di benvenuto si è detto molto felice dell’affluenza del pubblico, molto sostenuta già nelle prime ore del giorno iniziale della fiera e segno di una scelta azzeccata, quella della splendida campagna grossetana, che non ha niente da invidiare alle pur suggestive location precedenti in cui Game Fair è stato allestito. Nelle parole del presidente Marzotto invece la sottolineatura della scommessa, iniziata insieme a CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura) già con l’edizione del 2013 del Game Fair, da parte di Vicenza Fiera, una delle realtà fieristiche italiane più importanti, che ha voluto fortemente entrare nel mondo degli sport e delle attività ludico- ricreative legate alla campagna; mondo che ha anche un fiorente mercato e un export che fa del nostro Paese uno dei principali attori a livello internazionale; basti pensare alla realtà artigianale e industriale delle armi da caccia per esempio. In fine l’onorevole Luca Sani che, prendendo proprio spunto dall’interesse che a tutti i livelli muovono manifestazione come quella del Game Fair, ha ribadito il dovere della politica di interessarsi per prima alla realizzazione nelle opportune sedi di quel dialogo e di quella cooperazione tra varie componenti quali associazioni venatorie, istituzioni preposte alla tutela faunistica, rappresentanze del mondo agricolo e degli allevatori, necessarie per avere un approccio equilibrato in particolare verso il tema della fauna selvatica come risorsa.
“Ambiente, legalità, nutrizione, fauna selvatica come risorsa”
Proprio questo è stato il focus della successiva tavola rotonda intitolata “Ambiente, legalità, nutrizione, fauna selvatica come risorsa”a cui hanno preso parte i tecnici veri e propri ossia: Maurizio Zipponi, coordinatore del gruppo lavoro Filiera Ambientale, Osvaldo Veneziano, presidente Arci Caccia, Gianpiero Samuri, presidente Federparchi-Europarc, Antonio Morabito, responsabile fauna e biodiversità di Legambiente, Piero Genovesi, responsabile del servizio di consulenza Ispra, Stefano Masini, responsabile Area, Ambiente e Territorio di Coldiretti, Gian Luca Dall’Olio, presidente di Federcaccia. Parola d’ordine per tutti i convenuti: “fare sistema”. Ha esordito Zipponi, ricordando l’importanza anche a livello europeo di dare un’immagine di un paese, l’Italia, che è in grado di gestire i problemi legati all’ambiente con il coinvolgimento di tutte le parti in causa. Stefano Masini in tal senso ha evidenziato come finalmente il gruppo di lavoro denominato Filiera Ambientale costituisca la possibilità da parte dei coltivatori, che fino adesso hanno subito i principali danni dall’emergenza ungulati, di interagire con le altre realtà istituzionali per trovare assieme soluzioni concretamente praticabili. Gianpiero Samuri, ha invece sottolineato come il dialogo con le associazioni venatorie sia fondamentale; anch’esse devono essere coinvolte sempre più in prima persona nella salvaguardia della biodiversità nei parchi, ricordando che purtroppo ancora oggi c’è una grossa ignoranza in merito a quelli che sono i veri pericoli per la biodiversità stessa, costituiti non certo dall’attività venatoria bensì in ordine di gravità: dalla distruzione dell’habitat, dalla immissione di specie aliene, dai cambiamenti climatici. In merito ai dati raccolti da Ispra dal 1996 nella banca dati degli ungulati selvatici, Piero Genovesi ha fatto il punto sul censimento, sottolineando che il quadro complessivo a disposizione è, soprattutto grazie alle associazione venatorie che poi sono quelle che sul campo operano gli effettivi censimenti, molto accurato se confrontato in campo europeo con quello di altri paesi. E’ innegabile l’aumento della popolazione degli ungulati come sono innegabili i danni nono solo alle coltivazioni e l’aumento degli incidenti stradali. Tra le emergenze, segnalate da Genovesi, anche l’arrivo del capriolo in Val Padana. Infine i presidenti di due delle associazioni venatorie con più tesserati, Dall’Olio per la Fidc, che ha rimarcato l’importanza di “fare squadra” a partire dalle associazioni venatorie stesse, in modo che la caccia, come già avviene in altri paesi sia di aiuto all’agricoltura proprio basandosi sui dati dei censimenti che sono strumentali ai piani di abbattimento e ha auspicato altresì che l’ausilio dei cacciatori nella raccolta dati non si fermi solo alla popolazioni degli ungulati selvatici ma che si estenda ad altri censimenti. E Veneziano per Arci Caccia che con toni molto forti ha ricordato come per tutto il mondo venatorio la collaborazione con i vari interlocutori che partecipano al tavolo di lavoro Filiera Ambientale per la salvaguardia della fauna selvatica sia imprescindibile, come l’emergenza ungulati, una delle tante, insegna. Non solo l’augurio, per Veneziano, è che con la scomparsa delle provincie all’interno del mondo venatorio nasca una rete di presenza territoriale che passi attraverso gli ambiti territoriali di caccia, i comprensori alpini etc… e che affianchi Federparchi nel dialogo con il governo costituendo un soggetto unitario e moderno.
Confederazione Cacciatori Toscani “Il punto su Cedaf e Ambitus”
Sempre il Game Fair è stato occasione per la Confederazione Cacciatori Toscani di fare il punto sul Cedaf (Centro Didattica Ambientale Faunistica) e su Ambitus, consorzio , costituito tra le imprese delle Associazioni aderenti alla CCT ed in grado di sostenere, sul piano tecnico e scientifico, le attività di gestione faunistica. Dopo il saluto portato da Dall’Olio e Veneziano, Fabio Lupi, membro della presidenza della Confederazione Cacciatori Toscani e presidente regionale Arci Caccia, ha affermato con forza che la federazione dell’associazionismo venatorio di cui CCT è espressione non deve essere vista finalizzata alla difesa di una realtà quella venatoria in Italia che sarebbe ormai sempre più ripiegata su se stessa sia per via dell’anagrafe dei suoi attori sia per un volontariato che inizierebbe a mostrare i suoi limiti oggettivi, per cui si è reso necessario fare gruppo. Tutt’altro! Secondo Lupi Federcaccia, Arci Caccia e Anuu sono chiamate non “a resistere insieme un minuto in più” ma al compito ben elevato sia a livello regionale che nazionale di ridare dignità e autorevolezza cultura e sociale ad una categoria, quella dei cacciatori, che ha molto da dire per il futuro alle nuove generazioni. E per rispondere a questa esigenza Lupi ha riaffermato ancora una volta chiaramente che bisogna mettersi intorno ad un tavolo e confrontarsi costruttivamente anche su quei temi che hanno visto divise le vari associazioni per molti anni; questo è quello che si è fatto fino ad ora in CCT e questo è quello che si continuerà a fare con sempre maggior costrutto, almeno nelle speranze di tutti come ha concluso il presidente regionale di Arci Caccia. Venendo poi a quanto è già stato realizzato in tal senso con merito da CCT, Massimo Fabbri, presidente di Cedaf, ha ribadito come questa istituzione nasca proprio per dare al mondo venatorio un livello di qualità più alto. Non per nulla l’Agenzia, prima in Italia, ha sentito la necessità di organizzare dei corsi formativi che vanno dall’ottenimento della licenza venatoria, alle specializzazioni, quali la caccia di selezione, l’articolo 37, il controllo della selvaggina etc… In generale questi corsi, come ha rimarcato Fabbri, in Italia non sono omogenei, CCT ha deciso invece a livello toscano di puntare ad un livello qualitativo il più alto possibile, coinvolgendo in tal senso i migliori tecnici faunistici. Il Cedaf quindi è stata proprio per questo riconosciuta dalla Regione Toscana come agenzia abilitata a rilasciare titoli validi anche a livello europeo. Ad oggi Cedaf è l’unica agenzia formativa italiana che nelle sue linee guida ha la gestione faunistica venatoria. Non solo, dal 2008 la Regione Toscana, come ha ricordato Fabbri, su recepimento di una legge nazionale ed europea ha dato il via libera ai cacciatori per la commercializzazione della carne degli ungulati cacciati a patto che vengano rispettati i regolamenti in materia, che tra l’altro prevedono dei corsi formativi rivolti appunto a chi sia interessato a tale commercializzazione. Anche in questo campo Cedaf si è fatta trovare pronta organizzando dei seminari in materia tenuti dai veterinari delle ASL. Giovanni Doddoli presidente di Ambitus ha poi proseguito facendo il punto sul secondo strumento operativo, appunto Ambitus, di cui CCT si è dotata per dare operatività pratica al progetto della nuova caccia da lei fortemente voluto e messo tra le priorità.
Nota
Attribuiti i prestigiosi
Game Fair Awards
A preludio della Manifestazione, venerdì 29 maggio si è svolta a Grosseto la sesta edizione del “Game Fair Award”, premio giornalistico e culturale ideato dalla giornalista Rossana Tosto e promosso da GFI. I premi sono stati assegnati a giornalisti di testate nazionali, locali e specialistiche, a personaggi della cultura e istituzioni che si sono distinti nel raccontare e mettere in risalto le grandi bellezze dell’Italia, secondo il tema dei Game Fair Award 2015 “Territori, talenti e tradizioni nell’arte della parola e delle immagini”. Ci fa piacere riscontrare che molti riconoscimenti sono andati anche al mondo della stampa specializzata in tema venatorio. Tra i tanti segnaliamo Marco Ramanzini de Il Cacciatore Italiano, per il suo impegno nel diffondere una immagine “alta” della caccia che faccia comprendere a chi non è cacciatore le profonde radici culturali e artistiche, l’etica e la valenza sociale dell’attività venatoria. Bruno Circi, direttore di “All4shooters.com”, per il suo impegno e la passione dimostrati nella conduzione del portale di informazione, cultura e svago All4shooters.com, piattaforma internazionale web dedicata agli appassionati di storia, cultura e attualità.
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