La confezione è un piccolo capolavoro. Da molto tempo non si vedeva, tra i sigari prodotti in Italia, un packaging così azzeccato. Azzurro ardesia, fascia tricolore in bella evidenza, gentiluomo volitivo a destra e il nome, “Italico” scritto con caratteri che ricordano lo stile razionalista della seconda epoca coloniale italiana. E’ difficile pensare di meglio.
Ma cos’è l’Ambasciator Italico ?
E’ un sigaro prodotto dal Moderno Opificio del Sigaro Italiano, una Manifattura nuova sita a Orsago, provincia di Treviso, che pur avendo una partecipazione agli utili canadese, è diretta da un italiano, come italiano è pure il “master blender” che ne ha creato le sei varietà: classico, liquirizia, caffè, ammazzacaffè ( grappa di prugna) , vinaccia ( concentrato di mosto) e soave, utilizzando tabacco di tipo kentucky, naturalmente fermentato.
Ha una forma bitroncoconica con estremità tronche che presentano. un diametro medio di 14mm.
Il sigaro è costituito da una fascia esterna e da un battuto interno, il ripieno, per ottenere il quale viene usata una varietà di tabacco kentucky di produzione nazionale. Per la foglia di fascia invece, si ricorre a foglie sempre di kentucky, ma di produzione nordamericana.
Le foglie, dopo essere state raccolte, seguono un periodo di stagionatura di quattro mesi a vari livelli di stagionatura e cura detta “a fuoco diretto”, che dura un massimo di venti giorni.
Ambasciator Italico Classico: sotto il segno del Tricolore…
Bacco e tabaccoCondividi: