La storia del Game FairNato in Inghilterra nel 1950 per iniziativa di un gruppo di gentiluomini di campagna appartenenti alla Country Landowners Association e animati dal comune desiderio di valorizzare la cultura rurale creando un’occasione durante la quale si potessero praticare in comune tutte quelle attività ludiche e ricreative legate alla campagna, quali la caccia in primis, la cinofilia, la pesca, l’equitazione etc…, questo format di festa campestre ha trovato appassionati e proseliti rapidamente pure in Francia, Spagna, Stati Uniti. Dagli anni ‘90 anche in Italia si è iniziato ad organizzare un Game Fair che ha riscontrato un sempre maggior numero di visitatori ma anche una accresciuta partecipazione delle aziende leader nel settore country, caccia e pesca. Tra il 1991 e il 1997 quella che è a tutt’oggi l’unica fiera campestre d’Italia si è tenuta sul Lago di Bracciano presso la Tenuta Odescalchi. Dal 1997 al 2002 grazie al patrocinio della Regione Toscana la manifestazione si è spostata nella Tenuta Bellavista Insuese di Collesalvetti (Li). Nel frattempo, per dar modo agli appassionati delle regioni più meridionali e settentrionali d’Italia di poter godere di una simile iniziativa, sono state allestite due edizioni supplementari, una in Calabria e una a S. Daniele del Friuli. Dal 2002 al 2006 è stata la Tenuta Santa Barbara nel Comune di Bracciano ad avere l’onore di fare da palcoscenico al Game Fair. Infine dal 2007 fino all’anno scorso, la località Spinicci presso Tarquinia, un altro angolo di natura meraviglioso, ha fatto da base alla variopinta carovana di uomini, animali e mezzi che ogni anno si mette in moto da tutte le parti d’Italia per allestire il tradizionale ed emozionante spettacolo. Ora il testimone passa alla area fieristica del Madonnino di Braccagni che con le tradizioni della campagna grossetana che la circonda sarà sicuramente all’altezza di cotanta storia organizzativa.
Game Fair 2015, per i suoi 25 anni nuova location e nuova partnership
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