La storia, invero un po’ leggendaria, dell’acquazzone che esattamente duecento anni fa ha dato origine al sigaro toscano è il motivo di base ispiratore di quest’ultimo prodotto della MST: il toscanello Granducato.
Del regno di toscana infatti porta il nome e la sostanza, trattandosi di un ammezzato di notevole corpo e personalità, senz’altro superiore al buon toscanello classico, compagno di vita e d’avventure per molti di noi amanti dello stortignaccolo.
Il pepe del salace umorismo fiorentino e il cuoio dei finimenti dei butteri maremmani sono difatti le principali, direi sovradominanti note che regolano questo nuovo “accordo” della Manifattura.
Il suo colore è scuro, forte, color del rovere e, pur non essendo fatto a mano dona a chi lo fuma un piacevole e tattile senso di artigianalità.
Una lunga stagionatura, non precisata ma superiore di certo agli otto mesi conferiscono una notevole sapidità al sigaro soprattutto in fase d’apertura. Tuttavia, la nota salina non è mai disturbante, ed è sempre ben basata sul ponte aromatico costituito dal cuoio.
Toscanello Granducato: cuoio e pepe di Toscana…
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