Il duca infatti fin da piccolo era solito frequentare da appassionato cacciatore la zona di Fucecchio e del suo padule molto ricca di fauna. Quando salì al potere tra le numerose leggi che promulgò alcune riguardavano proprio la regolarizzazione della caccia nel ducato con appositi bandi. Al piano terreno abbiamo così una sala dedicata all’ambiente e all’utilizzo delle risorse naturali nel territorio circostante Cerreto Guidi e una, quella degli arazzi, dove sono esposte le armi più antiche ospitate nel museo. Al piano superiore sono allocate in più sale espositive molte armi da caccia datate al XVIII e XIX secolo; non mancano pistole da difesa e fucili militari che servono nell’ottica della didattica espositiva a mostrare al visitatore come le evoluzioni sul sistema di innesco venissero prima sperimentate e applicate in campo militare per poi passare ad equipaggiare le armi civili. Le armi esposte provengono, come dicevamo, per lo più dalla raccolta fatta dalla Soprintendenza BAS per merito di Mario Scalini e dell’ispettore onorario Emanuele Marcianò. A seguito della legge 110/1975 una commissione mista di autorità preposte alla tutela dei beni storico artistici e di esperti del settore armi ha potuto scegliere, tra le armi sequestrate dalla autorità giudiziaria e destinate alla distruzione, quelle che per il loro essere considerate opere d’arte fossero degne di tutela e conservazione. Il museo attuale costituisce solo il primo nucleo di un’esposizione che dovrà, ci auguriamo quanto prima, comprendere altre sale dedicate alla documentazione delle varie tecniche di caccia e di pesca locali, nonché alla identificazione iconografica delle specie cacciate nel corso dei secoli nella zona del Padule, alla storia della legislazione in merito, fino all’abbigliamento indossato durante le battute di caccia. Invitiamo comunque tutti i lettori di Caccia Oggi, cacciatori ma anche appassionati di arte e amanti della storia, a visitare la villa medicea di Cerreto Guidi e il Museo Storico della Caccia e del Territorio per contribuire con l’afflusso di visitatori a promuovere e sviluppare iniziative come questa.
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