“Striscia la Notizia” ha colpito ancora. Due sere fa, infatti, l’inviato Edoardo Stoppa si è trovato in Sicilia intento a sorprendere un bracconiere mentre catturava uccelletti. Le immagini mostravano l’appostamento, le gabbiette con le catture, l’uomo nascosto dietro la paratia di fogliame e tutto quanto attiene all’iconografia popolare del bracconiere. Poi la sorpresa, la fuga, le domande, la telecamera e infine l’intervento, non ricordo se della guardia forestale o dei carabinieri.
Tutto bene, tutto giusto, tutto condivisibile.
Tranne che per un particolare: l’eroico inviato continuava a definire “cacciatore” il soggetto in questione, dimenticandosi volutamente di utilizzare il termine appropriato.
E’ recidivo, il nostro Stoppa. Un simile becero atteggiamento l’aveva già mostrato in un’altra occasione, da noi puntualmente stigmatizzata, ed anche la volta precedente non gli riusciva di togliersi di lingua la parola “cacciatore” e sostituirla con “bracconiere”, ovvero quella giusta.
Ho pensato quindi, a mo’ di bonaria lezione di lingua italiana, di spiegargli l’inghippo con un esempio, nella speranza che sia desideroso di capire qualcosa che, con tutta evidenza, continua a sfuggirgli.
Vedi, Edoardo, se tu definisci “cacciatore” una persona che sta compiendo un prelievo illegale e riprovevole nei confronti della fauna, è come se tu chiamassi “maniscalco”, qualsiasi individuo che maltratta un cavallo solo perché una volta ti è capitato di vederne uno che lo faceva.
Questo per il prode Stoppa. Circa la sua Redazione invece, mi sono preso la piccola briga di regalar loro il link ad un buon dizionario d’Italiano. Così almeno, se Edoardo non avesse ancora capito la differenza, forse potranno spiegargliela loro…
Esempi e regali
Il nido del falcoCondividi: