Poco avanti uno stand particolare attira la mia attenzione. Grandi strutture di legno verde si ergono come mostri antidiluviani e avvicinandomi riconosco degli “Einsitz”, magnifiche altane di cinque metri interamente dotate di comode scale per accedervi. Chiedo il permesso di salire e quando raggiungo la cabina rimango stupefatto dalla cura dei particolari e dalla moquette che ne riveste interamente la superficie interna. Da lassù scatto un paio di fotografie e poi scendo. Costa duemilasettecento euro, accessori compresi, ma la sensazione è che ne valga anche di più. Poco distante, in uno stand quasi attiguo, vedo un uomo in gabbia. Strabuzzo gli occhi, poi decido di approfondire. Si tratta di un enorme armadio blindato, così grande da avere le dimensioni di una cella. “Three tons!” , tre tonnellate, declama orgoglioso il venditore dopo aver accettato di posare per uno scatto dietro la grata. “For a ton of guns..”, per una tonnellata di armi, rispondo io ottenendo una sincera risata. Do un’occhiata al prezzo: ventiseimila euro e qualche rotto. “Trasporto e installazione compresi però..” si affretta ad aggiungere lo standman con cipiglio compunto. Gli credo: vorrei vedere che
un mostro del genere me lo dovessi trasportare da solo. Mi chiedo a chi possa servire una simile struttura e mi viene in mente solo qualche fortunato collezionista, con centinaia di pezzi da conservare, oppure magari qualche grande armeria, come è facile trovarne qui in Germania, con l’esigenza di avere un caveau aggiuntivo di enorme capacità.
Alle quattro, quando su alcuni palchi si alternano gruppi che suonano corni da caccia e intonano canti dedicati alle silvestri imprese, inizia la passerella delle razze da caccia. Norbert mi consegna il guinzaglio di Alexa, la giovane vizsla a pelo duro, mentre lui condurrà Bella, la matura, ma ancor bellissima setter irlandese. Non
nascondo che, pensare di sfilare con un cane davanti a centinaia, forse migliaia, di persone in un evento di portata mondiale mi restituisce di botto tutte le energie impiegate durante il corso della giornata. Tocca a noi. Saliamo sul lungo palco tappezzato di verde e Alexa pare sentire l’importanza del momento: alza la testa, tende il guinzaglio, e scruta davanti a sé come se cercasse di percepire la provenienza di un odore. Capisco che la cagnina sta cercando il suo padrone ed è vagamente allarmata dal non vederlo più. Gli applausi che le vengono tributati li merita tutti, perché è bella, giovane e piena di vita e in qualche modo rappresenta l’orizzonte da raggiungere, la promessa da mantenere, e la speranza per chi, come noi, ha dedicato ad Artemide la propria esistenza.
Il sole è ormai un nastro rosso quando imbocchiamo l’autostrada. Norbert ed io, stanchi ma contenti, intoniamo insieme una vecchia canzone di caccia…
Dortmund: Jagd und Hund 2015, la fiera più grande d’ Europa..
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