Arthur Fitzwilliam Tait (5 febbraio 1819 – 28 Aprile 1905) è stato un artista inglese noto soprattutto per i suoi dipinti di animali selvatici e che durante la maggior parte della sua carriera, è stato associato con la scena artistica di New York City.
Tait nacque a Lively nei pressi di Liverpool, in Gran Bretagna.
All’età di otto anni, a causa della bancarotta di suo padre fu mandato a vivere con alcuni parenti in Lancaster, ed é proprio durante quel periodo che egli si appassionò della vita degli animali. Quattro anni più tardi, a Manchester, la stamperia e Casa d’arte Agnew e Zanetti Repository of Art, lo assunse, dodicenne, come riproduttore di litografie. Ciò sviluppò il talento latente del ragazzo che incominciò a dipingere, da completo autodidatta. Il suo lavoro consisteva principalmente nel riprodurre litograficamente delle opere d’arte esposte nelle esposizioni di Agnew, e questo gli permise di affinare il suo tratto, rendendolo maestro nella riproduzione realistica di animale, piante e paesaggi. Nel 1838, lasciò l’azienda di riproduzione litografica Agnew di sposarsi, e alla fine del 1840, assistendo ad una mostra di George Catlin a Parigi, si rese conto dell’enorme opportunità di vita e di lavoro che costituivano le Americhe . Rimase però ancora un decennio in madrepatria, prima di emigrare negli Stati Uniti nel 1850, dove come abbiamo accennato, stabilì un piccolo campo di pittura sugli Adirondacks, dove trarre l’ispirazione e dipingere durante la bella stagione. A partire dal 1852, Currier & Ives riprodusse le litografie dei suoi lavori per pubblicizzarlo, ed il suo talento venne notato dalla prestigiosa Accademia Nazionale di Design di New York, che lo elesse membro nel 1858, e che poi tanti anni più tardi verso la fine del 19esimo secolo espose più di duecento suoi dipinti.
Arthur Tait era ormai diventato, almeno artisticamente, un americano a pieno titolo e s’identificò con la vita e l’arte di New York fino alla sua morte a Yonkers, un sobborgo della Grande Mela nel 1905. Dipinse cacce, uccelli selvatici e animali domestici con la stessa palpabile passione con cui ritraeva quei polli da cortile che tanto andarono di moda fino a tutti gli anni venti del Novecento..
Nel 2006, il quadro “La Casa del Cervo” è stato venduto all’asta per 167.300 $.