Cosa non va in Calabria per quanto riguarda il mondo venatorio?
Oggi i cacciatori sono la categoria più oppressa della società; purtroppo spesso si fa di tutta l’erba un fascio e non si distingue il cacciatore ( vero amante e protettore della natura) dal bracconiere. Ripensando all’ultimo calendario venatorio mi viene da ridere: basti pensare che il colombaccio si poteva prelevare in preapertura il 07/09 ed il 14/09, mentre dal 15/09 al 30/09 non era più cacciabile. La mia domanda è: cosa faceva questo selvatico era forse in amore?, poiché dal 01/10 si poteva ancora abbattere; eppure in questi 15 gg alcune persone ignari di ciò poiché non hanno ben letto il calendario venatorio regionale si sono presi delle denunce con ammende pesanti e sequestro del fucile. Per non parlare poi del Parco Nazionale d’Aspromonte ,o per meglio dire megaparco, che soffoca per la sua smisurata estensione l’attività venatoria nella nostra provincia, all’interno del quale i divieti sono solo ed esclusivamente contro gli amanti della caccia per il resto tutto è permesso. Credo sarebbe opportuno richiedere con forza e convinzione una nuova riperimetrazione, inoltre auspico che il prossimo assessore alla caccia sia sensibile ed attento verso i problemi del mondo venatorio.
Lei in qualità di presidente di atc cosa ha fatto e cosa intende fare in futuro?
Mi onoro, per l’appunto, di essere il Presidente dell’ATC RC1 dal 14/02/2014; in questi 8 mesi, dopo la gestione commissariale, assieme al comitato abbiamo messo in campo delle iniziative: preparando progetti, quali: miglioramenti ambientali, ripopolamenti e formazione dei capisquadra per la caccia al cinghiale.
Tutto ciò ci permette di guardare alla prossima stagione venatoria con più ottimismo, naturalmente altri progetti ancora saranno presentati, ed ai nostri amici cacciatori dico di guardare con fiducia il futuro, ma consapevoli che purtroppo i ricordi sbiaditi di fantastiche annate di caccia, rimarranno tali, e che i meravigliosi anni che furono non li rivivremo più, purtroppo.