3) STORIE UMANE E NATURA. In Europa attualmente vi è uno scarto amplissimo tra la diffusa richiesta rivolta dai cittadini europei alle istituzioni pubbliche di agire per fermare la perdita di biodiversità in ogni paese membro (ben il 97% dei cittadini dell’Europa a 27 lo ritiene un “obbligo morale”, in Italia la pensa così il 99% dei cittadini) e la effettiva conoscenza di habitat, specie animali e specie vegetali (quali siano, dove siano, che relazioni abbiano, quali pressioni e minacce subiscano, ecc..) espressamente tutelate in Europa, attraverso i siti Natura 2000, in quanto rappresentativi della biodiversità delle diverse regioni biogeografiche presenti nel continente europeo (soltanto l’11% dei cittadini nell’Europa a 27 conosce Natura 2000, in Italia appena il 2% sa cosa sia). Per questo obiettivo condiviso sarà sviluppata apposita azione progettuale per incrementare la conoscenza e la relazione presente in Italia tra storie umane e luoghi naturali, al fine di far nascere e rafforzare un’attiva adozione di tale patrimonio da parte delle diverse comunità, per una effettiva difesa e salvaguardia della ruralità e dei suoi valori.
4) DATI FAUNISTICI. Elemento inderogabile per tradurre in risultati
positivi gli obiettivi generali per la conservazione della fauna, riguarda la significativa crescita di una corretta ed efficace partecipazione delle categorie sociali che fruiscono del patrimonio faunistico ai fini di una migliore e sempre aggiornata conoscenza circa status e struttura delle popolazioni animali selvatiche presenti in Italia, in collaborazione con l’autorità tecnico-scientifica italiana (ISPRA). Per questo obiettivo condiviso si svilupperà uno specifico progetto di citizen science che possa produrre dati faunistici utili a plurali esigenze di gestione e conservazione della natura.
Roma, 18 settembre 2014 ”
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