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Quelli che….

Il nido del falco
19 Giugno 2014 di Mario Sapia

Gli accadimenti dell’ultima stagione di caccia sono stati apportatori di alcune molliche di pane buono. La beccaccia, ad esempio, negli ultimi vent’anni anni è diventata sempre più simile ad un feticcio da possedere ad ogni costo, quando non da esibire nelle armerie e nella cerchia di amici come una Legion d’Onore. Molti si sono improvvisati “beccacciai” per sentirsi davvero cacciatori, investendo fior di finanze in cani pagati a prezzi scandalosi ed in armi ultraspecializzate e leggere che paiono di cartavelina, quindi intasando i boschi con la presenza tipicamente fastidiosa di quei parvenu che se anche vestissero da principi si vedrebbe lontano un chilometro quanto ignobili sono. Ebbene, l’anno appena trascorso ha dato a tutto ciò una bella scrollata. Dal setaccio impietoso agitato dal Tempo, non tutti sono riusciti a passare. Sono andati avanti quelli che pur rientrando a casa col carniere pieno solo di vento hanno ringraziato la Provvidenza per la giornata trascorsa, cogliendo lo spirito della caccia nella sua essenza primordiale; quelli che hanno gioito come bambini per l’unica ferma in due mesi di scarponamento fra pruni e quercioli; quelli che hanno confessato di averne incontrate sette e padellate altrettante; quelli che hanno pianto di commozione per la prima regina del cucciolone e su quella lacrima hanno costruito il loro castello di beatitudine in un deserto popolato dal niente, e quelli, infine, che proprio in questo niente, per la prima volta hanno incontrato la beccaccia vivendo così la stagione più bella della loro vita.
Chi non è passato? Quelli che divorati dall’ansia di uccidere ma non di cacciare, conteggiano le emozioni a tanto all’etto; quelli che cambiano il cane ogni anno, attribuendo al bracco, al setter o al breton di turno la causa dei loro fallimenti; quelli che le beccacce servono per “testare il soggetto” e non per assaggiare l’avventura nel bosco con un amico che per lui darebbe la vita; quelli che “..l’anno prossimo do via ‘sto cane e me ne vado a sciare, che almeno mi diverto di più..”.
Ecco, bravi, a sciare: questa si che è una buona idea…


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Direttore Responsabile Mario Sapia.
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