Parliamo ancora di cani e Marco Nelli è un fiume in piena. “La caccia è la base, non mi stanco mai di ripeterlo. Se non si seleziona sulla base dell’efficienza nella pratica venatoria avremo cani incapaci di discernere una situazione dall’altra, buoni solo a correre per correre, ma inutili per tutto il resto…” . Gli
chiedo se uno come lui, oberato dagli impegni professionali trovi il tempo di andarci, a questa benedetta caccia. “Sempre. I cani affidati a me vengono portati a caccia quotidianamente dall’apertura alla chiusura, senza saltare un giorno. Quando caccio addestro, ma soprattutto addestro quando caccio…”. Dunque la caccia è un’altra delle chiavi del successo di questo toscano verace e schivo di onori e grancasse; la prima e più importante, come abbiamo visto è l’amore per il cane e la conseguente adozione di un sistema relazionale differente da quello di altri addestratori.
E’ scesa la sera. I frulli dei fagiani della storica impresa di Castrocaro par che riecheggino fra le vallate di questa porzione di Maremma, e uno degli spinoni abbaia contro il disco rosso dell’ultimo spicchio di sole. Pregusta l’indomani, quando ancora una volta andrà per campi e boschi condotto da un uomo che parla la sua stessa lingua e vive, fino in fondo, tutte le sue stesse emozioni.
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