Chi di noi non ha gioito quando, cacciando lungo una lama d’acqua, all’improvviso una coppia di piccole anatre sono partite saettando verso il cielo. E che gusto in cucina poi, dopo una sapiente preparazione che ne ha esaltato il gusto morbido e la carne soda. Sono le alzavole, le più piccole fra le anatre europee ma anche, probabilmente, le più graziose di una famiglia di belli. Osserviamole un po’ più da vicino per conoscerle meglio, ed essere ancor più consapevoli delle loro particolari abitudini di vita.
Innanzitutto, come sono fatte? Le dimensioni massime si aggirano sui 40 centimetri di lunghezza ed un peso di circa mezzo chilo, con le femmine che sono però leggermente più piccole. Il corpo e il collo di questo uccello, pur senza essere tozzi, sono notevolmente accorciati rispetto agli altri anatidi; la testa è leggermente compressa i lati, e il margine laterale del becco è più corto del capo. Le ali , lunghe da 17 a 19 centimetri, si presentano appuntite con le prime e le seconde remiganti primarie più lunghe delle altre, mentre la coda è conformata a cuneo e corredata da 16 timoniere. Le parti distali dell’acrotarso sono munite di scudi; il tarso è più breve del dito medio e l’alluce ne è più corto di un terzo. La colorazione del piumaggio varia sensibilmente tra la femmina ed il maschio, e, in quest’ultimo, differisce tra l’abito estivo e quello invernale. Da agosto a dicembre infatti, il maschio assume con la muta completa le piume più belle: la testa ed il collo sono di un bel rosso castano mentre dall’occhio partono due fasce di un verde metallico listate di bianco, che giungono alla nuca.Il dorso, i fianchi e le penne della parte posteriore delle zampe sono bianchi con striscette nere. Lo specchio solare è di un bellissimo verde metallico e le ali sono
grigio cenere. la base del collo ed il petto sono di un bianco non puro mentre invece bianchissimo è il ventre. Il sottocoda è giallastro ed attraversato da una fascia nera. Il becco presenta una colorazione grigio lavagna, e le zampe ed i piedi sono grigioverdi. Dalla fine di giugno ad agosto il piumaggio diventa uniforme, grigiastro cenerino senza grandi macchie o marginature. La muta che ha inizio verso la fine di agosto comincia dalla testa: nella la femmina adulta, a maggio, la colorazione assume due toni un po’ più chiaro l’altro più scuro presentandosi nelle parti superiori bruno-nera, con i margini delle penne fulvi, e nelle parti inferiori biancastra con macchie scure e rossicce. Lo specchio è verde come nel maschio ma molto meno brillante. Dopo la muta completa, da luglio a ottobre, le femmine assumono un primo maggio simile a quello del maschio ma con margini e fasce bruno-rossastre sul dorso e sulle scapolari.
Le alzavole sono le più timide, sospettose e timorose fra gli anatidi. Vivono normalmente in gruppi, il più delle volte unendosi ad altre anatre. Durante il giorno preferiscono starsene nascoste nel fitto della vegetazione per uscirne solo all’imbrunire in cerca di cibo, costituito principalmente da sostanze vegetali. Risiedono infatti di preferenza in luoghi ricchi di acque e piante, poiché la loro indole timorosa le fa rifuggire dalle zone aperte dove nascondersi velocemente risulterebbe impossibile. Ottime volatrici, sono anche in grado di alzarsi in verticale dalla superficie dell’acqua in un volo immediatamente sicuro e veloce. Nidificano nel folto dei cespugli o dei canneti, e compongono il nido con erbe, rametti e germogli, foderandolo di materiale morbido come piumino e pappi delle piante lacustri.
l’epoca degli amori delle alzavole è caratterizzata da una singolare abitudine. Alcuni maschi si dispongono attorno ad un
gruppo di femmine ed iniziano una specie di danza vorticosa e trepidante. Nella conquista, agitano violentemente le ali, ergono il collo e lanciano un grigio metallico e prolungato sino a che ognuno di essi ha fatto la propria scelta. In seguito, qualche tempo dopo gli accoppiamenti, le femmine depongono sino a quindici uova giallicce, e le covano per 22 giorni. I piccoli nascono coperti da piumino bruno color cioccolato con piccole macchie bianche. Verso la metà di novembre il loro piumaggio diventa completo ma alcune piume scure del dorso possono mutare anche fino a marzo, e comunque nei giovani le tinte sono più smorzate almeno sino al secondo anno di età. Il primo accoppiamento e la prima nidificazione vengono di solito nel corso della prima primavera di vita.
L’Alzavola ( anas crecca) presenta una vastissima area di diffusione in Europa e nell’Asia settentrionale e centrale, dalla Groenlandia orientale sino al delta della Lena e al bacino del Mediterraneo. L’alzavola nidifica soprattutto nelle regioni settentrionali ma migra per svernare nell’Europa meridionale, nell’Africa settentrionale e centrale, in Etiopia, Sudan sino ad India, Ceylon, Cina e addirittura al Giappone. In Italia è di doppio passo d’inverno e di passo localizzato in estate. Dal punto di vista venatorio dunque, occorre attendere gli stormi all’alba e, calendario permettendo, al tramonto, quando gli stormi stringeranno le fila per posarsi sull’acqua.
Anche se esula dall’ornitologia, voglio concludere ricordando che si tratta di un’anatra molto apprezzata in cucina, ed ogni regione d’Europa ha più di una ricetta particolare per cucinarla pur ravvisando in tutte le preparazioni l’abbondanza di condimenti piccanti e di spezie, per arrotondare il caratteristico sapore della selvaggina palustre. La più antica pare sia una ricetta greca, dove le alzavole vengono cucinate in una salsa di pimento e olive nere, piatto squisito che i locali fanno risalire, nella sua integrità, addirittura alla tavola di Socrate.