Il Canale Maestro della Chiana pare una spada dritta e tagliente, quanto il freddo che sta avvinghiando tutta Italia in questi giorni di gennaio. Decido di seguirne le sponde per un certo tratto, e dalla comoda carraia che ne sormonta gli argini scendo a lambire le acque verdi di limo che scorrono fra due ali di piante intirizzite. E’ un bella mattinata, e malgrado l’aria pungente che avrebbe invitato alla pigrizia decido di provare ad aver ragione di qualche uccello invernale, accompagnato da Cesare, il mio spinone roano che pare uscito da
un’antica stampa settecentesca tanto è ispido e forte. E’ un cane giovane, che ha si ancora tanto da imparare ma che viceversa già ha appreso molte delle arti necessarie a vincere gli ambienti acquatici ed ostili, caratteristici delle zone di valle. Carico il sovrapposto con due cartucce del sette e mezzo in prima e del sei in seconda canna, così da avere la possibilità di tirare sotto ferma del cane a qualche beccaccino, oppure ad una gallinella birbona, ma nello stesso tempo di poter azzardare almeno un tiro se dovessero in qualche modo farsi vedere delle anatre.
A CACCIA CON LO SPINONE: SUL FIUME CON CESARE…
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