Altra linea-guida: la luna. E’ vero infatti che con la luna calante la lepre sceglierà il versante collinare non illuminato, ossia quello esposto ad est, mentre il contrario accadrà invece con la luna crescente, che illumina i versanti ad est e lascia in ombra quelli ad ovest. Ciò è comprensibile. La lepre non gradisce “riflettori” sul suo covo, mentre lei è perfettamente in grado di vedere anche in condizioni di forte oscurità. Naturalmente anche questa indicazione non può garantire una sicurezza: la lepre potrebbe avere mille motivi per decidere di accovarsi sotto la luna anche se , per la verità, questa è una decisione che pare le pesi davvero molto , considerando che non risultano moltissime le lepri scovate “controluna”.
Un altro fattore importante, e che gioca un ruolo di primissimo piano nella scelta della rimessa della lepre è il vento. La lepre ha nei padiglioni auricolari un’altra fondamentale difesa, e si può dire senza tema di smentita che possieda una capacità uditiva davvero proporzionata alla lunghezza delle sue orecchie. Questo udito raffinato e potente, le conduce,

SENSI DA LEPRE
Vista :
La vista è , per la lepre , un’arma a doppio taglio: di notte è un senso molto efficiente , grazie alla particolare morfologia dell’occhio, ma di giorno , quella stessa morfologia, la tradisce non consentendole una visione nitidissima. La lepre vede sia davanti che dietro , anche se non immediatamente dietro di sé. Davanti la visione è solo parzialmente stereoscopica, mentre di lato , nulla sfugge al suo controllo, soprattutto se in movimento. E ciò spiega come una lepre in corsa difficilmente metterà un piede in fallo , o sbaglierà una distanza, mentre da ferma preferirà sempre affidarsi all’udito.
Udito :
E’ decisamente una delle armi “forti ” della lepre . Essa infatti è completamente dipendente dal suo udito , che le permette di localizzare con precisione la natura dei suoni e dei rumori, e la distanza di questi da sé stessa. Per questo motivo non tollera molto il disturbo del vento .
Olfatto :
Anche questo senso è molto sviluppato . La lepre annusa tutto ciò che si appresta a mangiare , e se ne serve anche per individuare , in accordo con l’udito , la presenza di predatori , o di pericoli in genere . Se, ad esempio , è stata infastidita da una macchina agricola , lei non si avvicinerà più ad una di queste anche se ferma e lontana: semplicemente percepisce l’odore di carburante che invariabilmente la macchina emana, pur senza vederla o sentirne il rumore.
amplificati per mille, tutti i suoni della campagna che lei discerne e vaglia, potendo così valutare la presenza di un pericolo ed addirittura la distanza di esso, sbagliandosi davvero di poco. Ma, come si può immaginare, uno strumento del genere in una giornata ventosa può trasformarsi in una fonte di tortura psichica e fisica per la lepre, che risulta così impossibilitata a trarre giovamento dalla sua potente arma. Dunque, in caso di vento intenso e continuo, sceglierà i luoghi dove potrà controllare i suoni condotti dall’aria in movimento, come ad esempio sotto un muretto, nel cavo di una quercia dominante, o persino in piccoli manufatti artigianali quali stalletti per animali da pascolo o piccoli magazzini da campo. Sarà dunque impossibile trovarla rimessa in un bosco dove vi siano molte foglie cadute, o nell’erba molto alta e dura, tipo i giunchi o le stecce di granoturco o girasole, che hanno la capacità di produrre rumori, sibili e fischi sotto la forte sollecitazione ventosa. Teniamo presente comunque, che generalmente con il vento la lepre tende a tenere il covo con maggiore difficoltà e sarà prontissima a balzare via per un nonnulla.
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