Come si fa a controllare la precisione di un telemetro? Sicuramente non con un altro telemetro, perché se i risultati fossero diversi non si potrebbe stabilire quale sia quello giusto. Anzi, potrebbero essere entrambi starati. Si tratta quindi di misurare con precisione una distanza e successivamente verificarla con il telemetro. Finché si tratta delle distanze standard di un poligono di tiro è facile: ci sono bersagli a 50, 100, 200 e 300 metri e quelle distanze sono già state misurate sul terreno in fase di omologazione. Fin lì tutto bene: ho riscontrato con il telemetro le esatte distanze misurate. Però c’è il problema delle distanze maggiori e di quelle intermedie, visto che un telemetro deve essere valutato per tutto il suo campo di misurazione. Una distanza si può misurare esattamente con un teodolite, utilizzando la semplice trigonometria del liceo, ma la procedura è comunque macchinosa e complicata; tuttavia c’è una soluzione più semplice. Consiste nel servirsi di un tavoletta al 10.000 dell’Istituto Geografico Militare, che reca una cartografia apprezzata per la sua accuratezza. Misurando la distanza tra due punti con un calibro cinquantesimale si ottiene una misura con l’accuratezza di venti centimetri ed è possibile verificare il telemetro. Occorre solo avere l’accortezza di maneggiare il calibro con i guanti perché, trattandosi di misure molto piccole, il calore della mano può falsare la misura. Naturalmente ho verificato l’accuratezza delle mie misure su una carta a scala ancora minore, riprendendo distanze già conosciute ma fuori dal mio punto d’osservazione. Ebbene, questo EL Range, a fronte di una distanza
misurata di 253 metri (spigolo di condominio con angolo di sito di -1 grado) ha dichiarato esattamente 253 metri e per una distanza di 504 metri verificata con il calcolo (spigolo di campanile con angolo di sito di 23 gradi, è l’ipotenusa di un triangolo rettangolo di cui si conosce un cateto, misurato sulla carta, e un angolo acuto. Il calcolo è semplicissimo: 90°-23°=67°; chiamiamolo quest’angolo α. Lato misurato / sen α = ipotenusa che dobbiamo riscontrare con il telemetro) ho ottenuto un responso di 504 metri. Solo una misura su una distanza di 922 metri mi ha dato 923 metri. Una variazione di misura nell’ordine dello 0.1 per cento è assolutamente trascurabile e non ha alcuna influenza sul punto di mira, che è quanto interessa al cacciatore, per cui questo telemetro si è decisamente manifestato come molto preciso. Non solo: la variazione di misura se è verificata su una distanza che non interesserà mai il cacciatore, visto che già nell’ordine dei 250 metri siamo un po’ oltre la caccia etica, a meno di essere tiratori di straordinaria precisione e qualità. Effettuando la stessa misura più volte, si ottiene sempre lo stesso risultato. In sostanza, il prezzo è robusto ma lo strumento è eccellente dal punto di vista ottico e molto preciso nelle misurazioni. Valuterà il cacciatore se affrontare o meno la spesa; certo è che la qualità, nel campo dell’ottica, deve essere pagata e non si riesce mai ad averla a poco prezzo. In questo settore forse più che in ogni altro il rapporto tra prezzo e qualità è diretto.
Scheda Tecnica:
Costruttore: Swarovski, Austria
Distributore: Swarovski Optics Italia http://it.swarovskioptik.com
Modello: EL Range 8×42
Pupilla d’uscita: 5,3 mm
Proiezione oculare: 19,2 mm
Campo visivo: 137 m a 1000 m
Minima distanza di messa a fuoco: 5 m
Trasmissione della luce: 91%
Distanza interpupillare: regolabile tra 56 e 74 mm
Valore crepuscolare: 18,3
Batteria: CR2
Durata della batteria: 1000 misurazioni
Campo di misurazione: 30-1375 m
Misurazione angolare: +/- 90°
Peso: 910 g
Prezzo di listino: 2930 Euro Iva compresa