
l’indicazione della classe laser è riportata sul corpo dello strumento. Il pulsante in basso serve per le molte regolazioni dell’elettronica
Veniamo alla parte telemetro, basato su un laser di classe 1 EN/FDA. Il comando di attivazione è comodo da raggiungere, ma la lettura non è sempre agevole su sfondo chiaro. Con un po’ di pratica si realizza che il cerchietto indicatore del punto da misurare si trova al centro esatto del campo ottico e si impara a spostare lo strumento per inquadrare uno sfondo scuro subito dopo aver effettuato la misurazione. E’ però possibile regolare il livello di luminosità agendo su un pulsante di scelta della modalità e su quello di attivazione della misura: i programmi disponibili sono quattro e si può scegliere anche la misurazione in metri o in piedi e l’attivazione o meno della misurazione dell’angolo di sito. Con la luminosità del display al livello massimo la situazione migliora nettamente rispetto alle impostazioni standard ma il problema reale è che la mia vista non è più quella di un ventenne e su questo non ci sono regolazioni possibili. Comunque il problema

l’abbinamento binocolo-telemetro ha comportato una modifica della parte inferiore del corpo dell’ottica
si risolve con un minimo di pratica e senza difficoltà.
Ora, prima di verificare il comportamento del telemetro che completa questo binocolo, vediamo che cosa ci viene offerto. La confezione comprende una custodia sufficientemente imbottita a protezione dell’ottica, i tappi per gli oculari e per gli obiettivi, la tracolla sia per il binocolo sia per la custodia, una batteria di scorta, un panno in microfibra per la pulizia delle lenti che sarà meglio non usare (l’ideale per pulire le lenti resta un pennello morbidissimo accompagnato da un soffietto ad aria e seguito da una cartina per lenti con il liquido specifico o con alcool isopropilico), un libretto di istruzioni in varie lingue tra cui, apprezzatissima, quella italiana e un accessorio che non ho trovato su binocoli di alcun altro produttore. Mi riferisco ad un elemento in plastica da agganciare ad un’oculare, che consente di unire al binocolo una fotocamera digitale. Da Swarovski, inventore del digiscoping, c’era da aspettarselo ma comunque è stata una gradevole sorpresa. Completano la dotazione un CD con documentazione e una chiavetta per aprire il tappo del vano batteria.