E se incominciassimo con la cattivissima prova del lampione? E’ gratis: lo strumento per il test lo fornisce il Comune. Si tratta di uscire di casa col buio e osservare un lampione acceso attraverso il cannocchiale. E’ il più severo test delle riflessioni all’interno dello scafo ottico che si possa effettuare ed è stato superato brillantemente. C’è chi sostiene che per chi va a caccia il test del lampione conti poco; non hanno tutti i torti, perché nessuno guarda un camoscio luminoso al buio. In effetti la perdita di nitidezza, e quindi di definizione, generata dal flare dovrebbe essere verificata con la stella Siemens o con delle specifiche mire ottiche ed è ben difficile notarla sul terreno di caccia. Ma tutto quello che c’è di buono, per quanto non sempre esattamente percepibile, ben venga; l’unica eccezione è per una pupilla d’uscita non sfruttabile per motivi di età del cacciatore o del tiratore. Non ho mai sentito dire che un po’ di qualità in più sia da scartare.
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