Alla fine di marzo, i maschi abbandonano i gruppi in seno ai quali sono vissuti durante l’inverno e il loro richiamo, traducibile in un «chorch-chorch », risuona con insistenza nei boschi, accompagnato dal sordo battito delle ali, massima espressione di eccitamento. Ogni uccello da quindi, l’avvio alla sua parata, gonfiando il piumaggio, spiegando 1e ali e la coda, rizzando fieramente i suoi ciuffi, guardandosi all’intorno diffidente e ombroso, cosi che spesso e senza causa apparente scoppiano fra rivali risse furiose a colpi di becco e di sperone. La femmina nidifica a maggio, non costruendo un nido vero e proprio, ma deponendo le uova in una depressione naturale accuratamente imbottita imbottita di foglie secche; più di rado, essa occupa sugli alberi i nidi abbandonati da altri uccelli
Le uova, in numero di dieci o quindici, più raramente diciotto, misurano mm. 46,8×36.7 , pesano circa 30 gr, e hanno colore verde-oliva, scuro o bluastro, senza macchie. La cova, cui provvede per la maggior parte del tempo la sola femmina, dura da ventitré a venticinque giorni. Di solito si verifica una sola covata all’anno, ma, nel caso in cui la prima venga distrutta gli uccelli possono provvedere verso agosto ad una seconda deposizione, tuttavia meno numerosa. I piccoli nascono coperti di piumino brunastro sulle parti superiori e giallastro o macchiettato su quelle inferiori. Il piumaggio giovanile è assunto per muta completa, eccezion fatta per due remiganti fra ottobre e dicembre ed é simile a quello proprio delle femmine. I piccoli divengono attivi dopo circa dodici giorni dalla nascita, ma restano accanto alla madre fino all’autunno, per poi, divenuti già adulti, riunirsi in branchi nell’inverno inoltrato.
Oltre ai possibili incroci tra specie affini, si possono ottenere ibridi fecondi dall’accoppiamento di fagiani comuni con galli forcelli, galli cedroni e perfino galline comuni
Vita e abitudini del signore dell’apertura, il Fagiano…
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