Ed infatti non si sbagliò. Doubly, ormai undicenne, sembrava quasi un rottame a confronto
di quel giovane demonio scatenato, e la giornata si concluse con cinque pernici e tre colini trovati da Gordie, e un paio di capi in meno per il vecchio campione. Appariva chiaro come l’acqua che in pari condizioni fisiche la classe superiore ed il senso del selvatico di Doubly avrebbero avuto la meglio, ma era altrettanto evidente che il focoso cucciolone era davvero in possesso di doti straordinarie. Quella comunque, fu l’ultima uscita a caccia del vecchio setter irlandese. L’anno successivo il signor Holden acquistò Butterfly, che era senz’altro veloce e fine di naso, ma che non riusciva ancora sovrastare il cane dei Mc Bain. Anzi, non si avvicinava neppure lontanamente a quel livello, nonostante gli sforzi che Andy ogni settimana faceva per consentire alla giovane cagnina di sperimentare cose nuove. Una mattina i due ragazzi avevano dato luogo ad una sfida, stravinta ancora una volta da Gordie e ciò aveva lasciato una profonda frustrazione nel giovane Holden. La sera , quando il padre di Andy rientrò dalla fabbrica di birra dove lavorava come autista, venne informato dell’ennesima capitolazione della setterina davanti al cane dei vicini. Confortò il figlio, dicendo che dopotutto non era così importante, e che per anni erano stati loro ad avere il cane migliore del villaggio. E di pensare piuttosto a studiare, che quel breve periodo di
vacanza intorno al Giorno del Ringraziamento stava ormai per finire.
” Harry diventa sempre più insopportabile, papà !” esplose il ragazzo , come se fosse qualcosa che voleva dire da tempo. ” E mi ha anche proposto una sfida a beccacce, sulle Sisters Hills , per la vigilia di Natale..”
” Ed hai accettato?” inquisì suo padre.
“Come potevo non farlo? Mi ha detto che vorrebbe invitare anche i fratelli Morrison con i loro pointers, e forse addirittura organizzare un party per la serata, così per stare insieme..”
” Andy , tutti costoro hanno cani esperti ed efficienti. Noi abbiamo solo una setterina di due anni. Come pensi di poter competere con loro? Puoi farlo se vuoi, ma prendila come una giornata di sport con i tuoi amici e basta. Non ti dannare sperando di superarli. Più in là forse, si vedrà. Ma per adesso lascialo parlare. E pensa alla scuola”.
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