Le fatte sono composte di lignina, cellulosa ed altri costituenti di origine lipidica e proteica. Ora, per non stare a farla troppo teorica e perdere di vista la finalità pragmatica di questo articolo, diciamo semplicemente che i costituenti, stando a contatto con l’aria perdono calore e tendono ad ossidarsi, alterando lo spettro aromatico della fatta. Che vuol dire? Vuol dire che quanto più i cacherelli sono di prima mattina, cioè freschi, tanto più prevarrà un aroma rotondo, leprino, erbaceo, assolutamente non acre. Via via che passano le ore, la componente “olfattiva” leprina è la prima ad andare via, seguita dalla prima quota d’aroma rotondo. Quando, infine questa “rotondità” risulta decisamente alterata e si percepisce una tonalità tendente all’acre, le fatte sono di prima sera: ancora utili, ma portatrici di molte incognite.
Nel prossimo articolo tratteremo di altri inequivocabili segnali dell’avvenuto passaggio della nostra notturna amica lungorecchiuta e impareremo a riconoscere dove e cosa ha mangiato, quindi che strada può aver fatto senza la necessità di rinvenimento delle fatte.

…………Vita da lepre………..
Forse non sono molti i segugisti lepraioli che possono dire di conoscere bene gli aspetti biologici ed etologici della preda che perseguono con tanta passione.
La lepre ha una durata media della vita di circa cinque-sei anni in condizioni di completa selvaticità, a causa del grande impatto predatorio che è costretta a sopportare, mentre in potenza potrebbe camparne otto o nove. Sono stati però riscontrati casi di vecchi maschi che avevano raggiunto un’età di dodici anni. Un po’ come quelli di noi che campano oltre un secolo.
La lepre è notoriamente un animale molto prolifico, le cui femmine sono in grado di partorire anche quattro volte l’anno con gestazioni che vanno dai trentadue ai trentotto-trentanove giorni nell’arco stagionale compreso fra marzo ed ottobre, mettendo al mondo fino a quattro piccoli. E’ una specie poligama, nel senso che un maschio può vantare “diritti coniugali” con più femmine contemporaneamente e per difenderli non esita a cimentarsi in combattimenti furiosi con gli altri contendenti, colpendosi con gli arti anteriori e strappandosi bioccoli di pelo.