L’andatura nel bracco italiano durante la caccia è notoriamente il trotto. Questo caratteristico modo di procedere del nostro cane da ferma a pelo raso è una delle qualità che vengono costantemente ricercate ed apprezzate quando ci si trova a doverlo valutare. Tuttavia può accadere di vedere con una certa frequenza bracchi che si abbandonano al galoppo oppure che inframmezzano le due andature a seconda delle contingenze di territorio. Paolo Ciceri anche su questo argomento ha espresso un parere fondato sull’esperienza pratica, che vorrei riportare a beneficio dei lettori che non hanno mai avuto la possibilità di leggere i suoi Appunti: “Sull’andatura nel bracco è opportuno fare alcune considerazioni. Si sa che gli trotta non perché non sappia far altro- anzi, se è appena slegato, galoppa volentieri- ma perché la sua costruzione massiccia, il portamento particolare di collo e testa, nonchè l’indole riflessiva, gli fanno preferire un’andatura che è più conforme alla sua struttura. Trotta anche per atavica consuetudine, consona al suo istinto di cercatore positivo e meticoloso che disdegna l’incontro fortunoso, e vuole sciogliere la matassa dell’incontro soprattutto con raziocinio oltrechè con l’olfatto..” Ma questa andatura,
ci si chiede infine, com’è che deve essere? Risponde Ciceri: “ La preferenza va a chi realizza di più e dimostri di reggere non scontando successivamente l’eccessivo impegno sfoggiato all’inizio….. Nei cani giovani dotati di tanta passione e voglia di muoversi l’andatura di galoppo è frequente. Certo deve essere un galoppo non sciolto nè leggero che ricordi il cane inglese, altrimenti, ingenera sospetti circa l’intrusione di sangue estraneo. Il bracco che galoppa va capito e lo si può, anzi lo si deve tenere in considerazione quando in presenza dell’emanazione, rientra nella legalità. La mia convinzione, confortata dall’esperienza, suggerisce di capire il bracco in questo frangente. Nella cerca il bracco si affida di più all’istinto che non alla forma meccanica che, pur piacevole a vedersi toglie originalità all’iniziativa legata alla personalità. Ovvio che non deve sviluppare un’azione sconclusionata; si renda autonomo in campo pulito, allarghi mantenendo collegamento e restando pronto ai richiami, avrà così modo di farsi bene apprezzare facendo cadere l’errato convincimento di chi lo pensa pelandrone. Bracco, cane da caccia per eccellenza. Lo sostengo con perfetta convinzione perché, se è veramente valido non c’è cane che lo eguagli.”
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