Questi sono vere e proprie opere d’arte, costituite da una compatta tessitura esterna di rami, muschi, licheni, foglie ed erbe secche, e poi solidamente fissate ad un ramo di sostegno; la coppa così formata viene quindi rinsaldata da pallottole di legno imputridito impastate con saliva, che questi uccelli fanno aderire alle pareti del nido con particolari movimenti del ventre così da conferire all’insieme la consistenza del cartone. Questo elegante ma solido nido, è collocato di
solito a poca distanza dal suolo in una posizione ombrosa e piuttosto asciutta e la sua costruzione rappresenta per questi piccoli uccelli una lunga e non lieve fatica che richiede l’introduzione nell’organismo di notevoli quantità di cibo per ripristinare le riserve energetiche. Le prime covate appaiono nel mese di aprile: ogni femmina depone da tre a sei uova che cova, quasi sempre, da sola a partire dalla deposizione del terzo o quarto uovo, per un tempo di 12- 16 giorni a seconda della specie. Dopo la schiusa, la madre copre ancora col suo corpo i neonati per circa cinque giorni, ma fra il tredicesimo il diciottesimo giorno la prole e già in grado di abbandonare il nido così che alla metà di maggio, la coppia può dare inizio ad una nuova covata nello stesso nido oppure in uno nuovo ma sempre ubicato nelle vicinanze, e il ciclo così ricomincia, popolando di nuovi giovani cantori tutti i cieli d’Europa.
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