
Standard, costruzione e funzione: breve commento………………….
Il Segugio Spagnolo è un cane di taglia media, in cui spicca un buon grado di dimorfismo sessuale, potendo arrivare a dieci centimetri la differenza di altezza al garrese fra il maschio e la femmina. Difatti i maschi più grandi arrivano a 57 cm. Mentre le femmine più piccole possono misurarne anche solo 48.
Il colore è bianco e arancio, a macchie grandi e regolari, mentre non sono ammesse le macchioline. La tonalità dell’arancio può andare da un timbro molto chiaro fino al quasi marrone, passando per un bel rosso cervo. Un’altra cosa che attira l’attenzione è la spiccata differenza fra la lunghezza e l’altezza al garrese: il cane è molto più lungo che alto, e presenta un petto ampio ed un torace profondo. Dall’analisi degli arti posteriori evinciamo delle angolature piuttosto chiuse e dei quadricipiti potenti ben inseriti in un rene forte ed in una groppa compatta. Ciò significherà senza dubbio che il Segugio Spagnolo possiede in eccellente grado le caratteristiche di un pistatore, avvinto quindi alla traccia ed in possesso di una radenza di movimento datagli dai sistemi meccanici costituiti dagli arti angolati e forti, che svilupperanno una propulsione continua e vantaggiosa, nonché da una linea dorsale che a sua volta trasferirà l’energia parallelamente al terreno. Ciò permetterà al cane, in possesso di un collo che non deve essere corto, di avanzare con rapidità senza staccare il tartufo da terra, ovvero saranno ridotti al minimo gli effetti basculanti. Non servirà chiarire che la capacità toracica notevole fornirà il carburante per mantenere il ritmo anche per tempi molto lunghi.
segugio spagnolo. Malgrado la velocità di fuga della lepre egli riesce a non perdere la seppur labile traccia ed a mantenersi a una distanza costante, senza mai farsi troppo sotto e segnalando con insistenza la sua azione tramite la bella voce arrotondata che presenta note di fondo baritonali e note di testa simili a quelle dei nostri segugi. In pratica, costringeranno la lepre a ritornare laddove era stata scovata. Là, se l’appostamento è stato fatto bene, sarà incarnierata dai cacciatori in un finale davvero mozzafiato.
Di finissimo olfatto, di affettuosità senza limiti, di grande intelligenza e collegamento, in possesso di forte struttura da pistatore, il Segugio Spagnolo viene educato alla caccia alla lepre fin dai primi mesi di vita, secondo un sistema che da noi era praticato fino a qualche decennio or sono ma che ora sarebbe illegale: i cuccioli, da soli o accompagnati da cani esperti, vengono condotti sulla pastura delle lepri durante le notti d’estate per consentirgli di incontrare sia una facile passata che la lepre stessa che, in quel periodo consuma i suoi giochi d’amore. A queste sedute notturne seguono immediatamente, ad esempio la mattina dopo, le esercitazioni diurne per cominciare a mettere in pratica le conoscenze acquisite. Ad un certo punto le sedute d’addestramento si terranno solo di mattina ed in ore sempre più calde e punitive.
Il risultato, è un segugio perfettamente in grado di “leggere” la pista di una lepre con le straordinarie lenti del suo naso potente, del suo cervello sveglio e del suo cuore generoso; ed il dato di fatto che i segugisti spagnoli non abbiano occhi che per lui è di per sé un argomento eloquente che, sull’efficienza del Sabueso Espanol, la dice tanto lunga quanto la sua storia millennaria.
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