Raffaele ovviamente non comprò quel cane che dava alle volpi in maniera così spudorata e pervicace. Il segugio conosceva la lepre, come indicato dalla voce data sulla sua passata, ma era una conoscenza priva di qualsiasi approfondimento, a guisa di un cucciolo di quattro o cinque mesi portato in recinto un paio di volte. Prima di tutto la sua cerca era profonda ma non estesa, tipica dei soggetti inesperti, poi, pur avendo rilevato correttamente l’esistenza della passata sull’arginello accanto al campo, aveva compiuto un rebuffo in piena regola, andando a seguirla non verso il covo attuale, ma verso la sua origine. Si era imbattuto in un fallo, è vero, ma avendo preso al rovescio la passata non avrebbe mai potuto risolverlo, nel senso che sulla soluzione c’era già stato e da lì proveniva. Tuttavia, se in un segugio da lepre giovane e poco esperto, i rebuffi possono essere possibili ed accettabili, non può invece mai essere consentita una tale passione per animali che non siano il roditore. Ma come ho fatto ad accorgermi che Astro, quando pareva aver “risolto il fallo” era andato a finire sulla scia di una volpe e l’aveva seguita con voluttà? Per alcuni elementi che, messi insieme, formavano un quadro
chiaro come l’acqua. Primo: il cane procedeva troppo speditamente e con il muso troppo distante dal terreno per essere sulla pista di una lepre. L’accostamento non è mai facile e se il cane è come dev’essere non solleva il tartufo da terra nemmeno per far pipì. Secondo: giunti sulla pendice, Astro seguì la direzione di mezza costa tenendola fra l’altro a lungo, invece di andare in senso verticale. Generalmente le volpi hanno questo modo, tipico dei predatori, di affrontare un pendìo; la lepre, dal canto suo, anche per la passeggiata notturna normalmente va dall’alto verso il basso o viceversa. Volpi e cinghiali, infine, cercano sempre rifugio dal pulito al folto, quando la lepre invece si comporta di solito in maniera opposta. Due parole sulla voce: per la mia esperienza, quando si valuta un segugio da lepre, è utile diffidare sempre di tonalità poco pulite o arrabbiate: hanno diverse probabilità di essere spie di indesiderate vocazioni ancestrali.
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