Pian piano però iniziò l’interesse per questo tipo di caccia, e tanti volpaioli e lepraioli si convertirono in “cinghialisti”; iniziarono a formarsi le prime squadre, una della montagna e una alla marina, e personaggi storici come Ceciu “u cantuneri”, Carmelo Casile “di San pascali”, Petru “placani”, ed altri iniziarono a penetrare in lungo e in largo i boschi aspromontani.
Territori immensi da battere, palmo per palmo, un Parco ancora inesistente, “i forgiari”, “u massaru”, “i marifighioli” sono alcuni degli incantevoli posti che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere , anche se per poco, vista la mia età, e di vivere giornate bellissime ed indimenticabili insieme ad instancabili amici di caccia.
Agli anziani si aggregarono i giovani, Masciu Totu, Lorenzo, Petru “l’elettricista”, Ninu “u medicu”, Masciu Attiliu ”u ferraiolu”, Stefano e Rodolfo, e come é naturale che sia iniziarono le differenze di vedute tra le due generazioni. In effetti dopo un tempo non molto lungo, le squadre divennero due la “san pascalota” e la ” marinota”.





