Alcuni giorni fa ho ricevuto un’email da un giovane cacciatore. Non è frequente che questo accada, e scorrendone le prime righe di presentazione ho provato un sorso di contentezza per la momentanea e ahimè breve illusione che sempre mi pervade quando sento intervenire i più giovani.
La lettera però, nascondeva un gusto amaro. “Perché, direttore, nel mese di ottobre non c’è
quasi più niente nelle campagne? Come è possibile che a nemmeno un mese dall’apertura della caccia non si trovi più un fagiano o una lepre in zone dove i ripopolamenti li abbiamo fatti correttamente? Non voglio sembrarle un fissato con la legalità ad ogni costo però non mi sembra giusto che all’apertura si siano visti carnieri di quindici venti fagiani in tre cacciatori e di sette lepri in due. E lo vanno anche a raccontare! Per me la caccia non è questo..”
Non soltanto per te, mio giovane amico alla terza licenza. Sappi che in questa tua indignazione non sei da solo. Tante e tante volte abbiamo stigmatizzato come uno dei mali della caccia di oggi siano proprio molti dei suoi praticanti. Sono i beceri sparatutto che non sanno godere del giusto, che non hanno etica né morale, e che scambiano la caccia per una gara di tiro al piattello dove , ovviamente, vince chi ne rompe di più. Cosa vuoi che ti dica? Se sostenessi che aumentando i controlli diminuirebbero questi scempi, sarei bugiardo e retorico, poiché l’esperienza equestre mi ha insegnato che quanto più la redine è stretta, tanto più il cavallo diventa riottoso. Se ti scrivessi che questi finti cacciatori si estingueranno da soli, vestirei i panni dell’idealista fuori dal mondo, ed invece, amico mio, io in questo mondo ci sono eccome. Se dichiarassi che dopo due fagiani in carniere non sia mai capitato anche a me di servire i cani in ferma sul terzo, sarei ipocrita e falso come una banconota da quindici. Il terzo però, non il settimo o l’ottavo.
Quel che farò invece, è dirti che al di là del fucile, le vere armi in nostro possesso sono il cervello ed il cuore. Il cervello, se sapremo usarlo, ci farà capire che buon esempio e testimonianza sono l’unica strategia davvero utile, mentre il cuore, guida e maestro, ci consentirà di metterla in pratica. Con il suo tramite infatti, faremo tesoro di ogni attimo trascorso a caccia e avremo sempre il carniere pieno, anche quando, e capiterà, dentro ci saranno solo emozioni.
Caro amico, ti scrivo..
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