L’Allodola non ha un preciso significato araldico sebbene talvolta appaia quale figura negli stemmi, sia in atto di volare che ferma. E’ comunque considerata simbolo di devozione In quanto si ritiene che ogni giorno usi volare verso il cielo, onde elevare le proprie lodi al Creatore.. il suo nome infatti, almeno stando alla tradizione popolare, deriverebbe da “laudis”, ossia lode. Senso araldico ebbe comunque la figura di Allodola ad ali aperte che Cesare Impose sul cimiero di una legione formata esclusivamente da Galli Transalpini e che dall’emblema fu appunto chiamata o dell’Allodola. Gli antichi Greci ne utilizzavano il canto quasi fosse un orologio: le allodole infatti non hanno l’abitudine di cantare nelle ore notturne e nemmeno nelle giornate di cattivo tempo; di conseguenza gli antichi contadini greci andavano al lavoro quando l’uccello cominciava a cantare e ne ritornavano quando il suo canto non si udiva più. Tradizioni popolari
superstiziose sono legate all’allodola. Si riteneva un toccasana per le coliche ed i dolori di stomaco; il cibarsi di un’allodola preparata in modo che di essa non rimanesse più alcun frammento d’osso. Inoltre Alberto Magno, il filosofo alchimista medioevale cui sono attribuiti segreti curativi più da porsi nel regno della superstizione che in quello scientifico della medicina, ricordava quale ottimo rimedio contro la persecuzione il portare sopra di sè i piedi dl un’allodola; ed ancora consigliava, per guadagnare un carattere dolce e un aspetto piacevole, di avvolgere l’occhio destro di un’allodola in un pezzo di pelle di lupo e di portare il tutto con sè; e nel caso che tale amuleto fosse stato posto nel vino, la donna che ne avesse bevuto si sarebbe infiammata d’amore…
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