Tutte le specie di allodole sono ottime volatrici, ma anche non meno abili nel camminare e nel correre. Molte di esse poi, cantano armoniosamente anche mentre compiono i loro spettacolari voli che li portano, ora a sfiorare il terreno, ora tanto in alto da poter essere seguiti a fatica dallo sguardo umano. Mirabilmente armonico è il volo dell’allodola che, volando, si abbandona al canto. È il suo un trillo lieto, penetrante, traducibile con una sorta di ” tirilli-tirilli “, acuto e dolcissimo, espressione musicale di questo uccello che si espande nell’immenso silenzio dei campi quale manifestazione purissima della serenità della Natura.
La stagione degli amori per questi uccelli inizia in aprile. In armonia con il loro
carattere allegro, questo periodo è contrassegnato da manifestazioni vistose di agitazione e di fervida gioia. Piccole e allegre zuffe si accendono tra i maschi, i trilli ed i gorgheggi a gola spiegata riempiono l’aria, i voli si fanno frementi e nervosi: è il periodo dell’accoppiamento. Formate le coppie. queste preparano il nido, scegliendo sul terreno un luogo riparato, ben nascosto tra la vegetazione Qui le femmine depongono le uova, in numero di tre o cinque, olivastre e picchiettate. La cova, nella quale si alternano il maschio e la femmina, dura circa 14 giorni. I piccoli ben presto sono in grado di condurre vita indipendente e abbandonano il nido dando così ai genitori la possibilità di iniziare una seconda e, qualche volta, una terza cova.
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