Sono introdotto ed accompagnato da due amici fra i più cari, Roberto Catani, esploratore del globo terracqueo dall’Alaska all’Australia, passando per l’Africa nera, e Giancarlo Vinci, accurato cultore di storia e di popoli antichi e moderni. Ci troviamo a Foiano, un borgo incastonato nella parte più verde della Valdichiana aretina, in casa di Sergio Susani, uno dei massimi esperti europei di storia e costumi pellerossa. E’ quella che generalmente si potrebbe indicare come una casa-museo data la mole sterminata di reperti, ben raggruppati in alcune sale sottostanti al piano abitativo, ma ciò non renderebbe giustizia allo spirito indefinibile che vi aleggia, richiamato e trattenuto dal cuore e dalla
mente del padrone di casa. Fin da bambino, le gesta di capi indiani rese leggendarie da film e fumetti esercitano su Sergio un fascino magnetico, ipnotico quasi, in grado di determinare il sorgere di una passione divorante. Con l’età della ragione compie i suoi primi viaggi in America alla ricerca di quei popoli dalla pelle di rame solcata dal sole e dal vento, e stabilisce i primi contatti acquisendo gli oggetti destinati a diventare i precursori di una collezione sconfinata. Copricapi, monili, archi con frecce, tomahawk, indumenti, feticci e ogni altra vestigia ascrivibile alla maggior parte delle tribù nordamericane iniziano così una nuova vita nella provincia aretina.
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