Ovviamente si possono aggiungere, in funzione delle dimensioni del capanno fisso,
altri elementi. Ad esempio uno stipo in cui tenere generi di conforto e un kit di pronto soccorso. Ma sono accessori, al pari degli sgabelli pieghevoli che rendono più comoda la consumazione del pasto nei momenti in cui non c’è passo. Per la fuciliera occorre che sia almeno da tre posti, altrimenti non è abbastanza stabile. E poi i veri poeti del capanno usano tre calibri – 12, 20 e 36 – scegliendo ogni volta il più piccolo che si adatti allo scopo. E per tre calibri possono bastare due fucili se uno di essi ha due canne diverse, ma è possibile che ne occorrano tre, il che consente di avere, per ogni fucile, due colpi a disposizione. Le mensole è bene che abbiano piani di legno, perché una cartuccia che cade su un ripiano di metallico può fare molto rumore. Ci vuole una mensola per ogni feritoia, più un altro paio per mangiare e per gli accessori della caccia. Ganci robusti ovunque: è quasi incredibile quanto verranno utili. La stufa non deve far uscire fumo dal capanno, quindi sarà a gas – cartuccia o bombola – o a petrolio come le POD svedesi e quelle svizzere militari. Non è tutto, perché abbiamo dimenticato due cose: una luce – al capanno si va prima dell’alba – e i sistemi di comunicazione con il resto del mondo, cioè il telefono o la radio.
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