Quanto alle ottiche, Zeiss non aveva novità anche se ne ha promesse alcune nel corso dell’anno. Peraltro le novità di due anni fa sono già state provate estensivamente: i cannocchiali da caccia della serie Victory si sino confermati ai vertici della categoria e il puntino luminoso al centro del reticolo è ancor oggi insuperato per nitidezza e dimensioni davvero minuscole. Quanto ai binocoli, il Victory HT è frutto di uno studio lunghissimo, ma anche la serie Conquest, sia di cannocchiali sia di binocoli, è all’altezza del nome Zeiss. Purtroppo mancavano ottiche della serie Terra, ma anche queste erano già state provate.
I test che si possono fare su un’ottica in modo estemporaneo e senza disporre di strumentazione sono pochi ma abbastanza significativi: purtroppo sono stati possibili solo con le ottiche Kahles, che erano presentate nel Tepee degli accessori ed era possibile portare all’aperto, mentre le ottiche Leica si sono viste solo in poligono. Con il binocolo Kahles Helia 8×42 si sono controllati astigmatismo (grata di linee
orizzontali e verticali), curvatura di campo (bordo di un tetto perpendicolare all’osservatore), aberrazione cromatica (fili elettrici in forte controluce), distorsione (stessa grata di prima, ma avvicinata in modo che coprisse tutto il campo visivo) e quantità di distorsione residua per evitare l’effetto “onda” quando si esamini, a caccia, l’intera linea dell’orizzonte vicino, come ad esempio il bordo di un bosco. Naturalmente non sono state fatte osservazioni in luce attenuata, all’alba, al tramonto e in condizioni notturne, ma i test fatti hanno tutti avuto esito positivo, evidenziando un eccellente rapporto qualità/prezzo in una straordinaria ottica nella fascia di prezzo dei 1000 Euro.
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