In Liguria è stato cambiato il Presidente della Regione, ma per l’Isola Gallinara non è cambiato nulla: a tutti i costi deve essere turisticizzata aprendola al pubblico, come se la sua bellezza godibile dalla costa non fosse sufficiente per attrarre turisti, e vi sia bisogno di progetti (costosi, ovviamente, perché quando i soldi girano, non sempre vanno tutti dalla parte giusta!) per “valorizzarla”! Progetti che finiranno per infliggere all’isola danni di cui ci si renderà poi conto quando sarà troppo tardi. Infatti il nuovo Presidente della Regione, l’ex Sindaco di Genova Marco Bucci, sta rilanciando il progetto che già fu di Toti sulla valorizzazione sia dell’isola che dei suoi fondali che del tratto di mare che la separa dalla costa. Un progetto che, come lo chiamano loro che di ambiente quasi sicuramente conoscono poco, dovrebbe essere per un “turismo sostenibile”, e anche e per assurdo, per la “difesa del territorio”! L’Isola Gallina, tra i pochissimi angoli di Liguria marina rimasta inalterata, e che proprio per questo continua fare gola. “Un luogo simile non può restare inaccessibile hanno detto”; mentre è proprio così che deve restare, come insegano tante altre realtà similari al mondo: si ripete. Siamo di fronte ad uno dei pochissimi angoli liguri rimasti quali erano un tempo! E solo per questo essi andrebbero preservati integralmente, se fossimo un Paese serio! Altro che “volano per la Regione” e “outdoor marino”! Vadano a vedere le tante isolette britanniche preservate per il loro bene naturale. Ah, già, l’Inghilterra non è più parte dell’Unione Europea! E forse ha fatto bene ad uscirne, se farne parte significa questa pioggia di milioni di euro per snaturare gli angoli più belli del nostro paese, svendendoli al turismo di massa pur che portino soldi (per poi magari strillare ai problemi dell’over-turismo a Venezia)! D’altronde, se da una parte Bucci ci parla del “dissesto idrogeologico”, per frenare il quale ha stanziato “100 milioni di euro”; e dall’altro mira a favorire il turismo outdoor (che poi significa solo biciclette da montagna!) che devastano la morfologia delle montagne liguri e le apre a quel rischio idrogeologico che si dice di voler combattere (purtroppo, con il silenzio di tante autorità preposte ad impedirlo!), cosa ci si può aspettare d’altro dall’autorità regionale?
Gli ecologisti dell’ultima ora..
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