Per il cacciatore di allodole al salto, il numero di allodole abbattute, più che un assieme di prede, rappresenta un ammontare di punti conseguiti in una gara continua con se stesso e con tutti gli altri cacciatori di comune passione. Un mazzo di decine di allodole cacciate al salto valgono la patente di «Tiratore» più di qualsiasi chiacchiera o tiro occasionalmente eccezionale. Il cacciatore cammina con passo regolare attraversando i terreni preferiti dalle allodole: prati falciati, terreni arati o incolti e stoppie, tutte superfici aperte e solatie, con pochi alberi, dove le allodole amano becchettare e sopra le quali giocare col sole verso cui volano quasi in verticale sempre più in alto, fischiando senza posa e battendo freneticamente le larghe ali. L’ambiente dell’allodola infonde una particolare sensazione di libertà e di paradossale “calma eccitante”, che il cacciatore solitario gode interamente con una certa dose di dinamicità. Si, perché un po’ di “aggressività” per questa caccia è necessaria: la “borrita” non è certamente per i placidi bensì per i cacciatori di personalità vivace.
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