Il Griffone Korthals è un cane dalla fisionomia burbera e dalla costruzione forte, che esprime una determinazione robusta e positiva senza però alcun inciampo caratteriale nell’arroganza o nella caparbietà. I sinottismi che per primi si affacciano all’occhio di un osservatore interessato sono quelli morfologici con il Drahthaar e lo Spinone: giocano un ruolo importante l’aspetto irsuto e l’impianto forte, che ad un primo sguardo potrebbero ingenerare una certa confusione, soprattutto nel neofita o in chi non è addetto ai lavori. Il Korthals, rispetto agli altri due barbuti cugini, offre un primo spunto decisamente inequivocabile: la lunghezza del suo tronco è visibilmente più accentuata della sua altezza al garrese. Questo dato morfologico è fornito non da un particolare sviluppo longitudinale del tronco, bensì da un raccorciamento del segmento radio-ulnare che conferisce così al cane una caratteristica andatura di galoppo radente e di morbida velocità d’esecuzione. Altro spunto di immediata divergenza sono gli
imponenti mustacchi, ben più accentuati che nelle altre due razze e che fanno assomigliare questo griffone ad uno di quegli austeri signori che troneggiano nei ritratti di fine ottocento. Ed a ben pensarci, l’ultima metà del diciannovesimo secolo è stato proprio il periodo in cui le vicende storiche del Korthals hanno preso l’avvio, intricandosi in una serie di passaggi che man mano si sono sviluppati attraversando mezzo continente, parlando lingue diverse e attingendo a molte culture e tradizioni
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